Con l’arrivo delle televisioni che sono capaci di funzionare esclusivamente al livello digitale, diverse cose sono accadute. Innanzitutto, adesso tutte le televisioni montano un sistema operativo proprio – anche quelle che in effetti non sono Smart, hanno sempre qualcosa di programmato che vi gira al suo interno. L’immagine non viene più trasmessa in maniera diretta, ma viene continuamente elaborata dal processore interno della TV. Migliore è il processore, migliore è l’immagine elaborata, così come il display deve essere d’una buona tecnologia solida.
Ma c’è sempre un fattore che riguarda ben altri campi. Ad esempio, il Gaming: si tratta d’un argomento che ormai va avanti da decenni, da quando soprattutto la TV a schermo piatto ha iniziato a essere un prodotto accessibile e facile d’acquistare. Questo è il discorso del tempo di risposta dello schermo, chiamato anche Latency. Quando si sta facendo una qualsiasi partita davanti a una TV, vi è un piccolo ritardo fra l’input che viene dato (premere un tasto, muovere la levetta del Joypad) e il risultato che si vede sullo schermo. Siccome molte televisioni hanno un processore che deve controllare la qualità dell’immagine, specialmente dedicandolo a film o ad altre attività, questo significa che a volte ciò che è sullo schermo può reagire con un certo percettibile ritardo. Questo si può notare di più se la TV ha un processore debole. Chiaramente, per questo vi è sempre stato un discorso su quel che riguarda l’analogico e il digitale (cosa ormai delegata solo al retrogaming).
Per questo, i vari produttori hanno inserito quella che si chiama come modalità Gioco (o Game Mode). Spesso confusa per ben altro, la modalità Gioco ha il semplice scopo di disattivare tutte le funzioni che si concentrano a migliorare l’immagine prima di visualizzarla sullo schermo. Ciò significa che vi è molto meno ritardo nel visualizzare il risultato finale e come tale, si ha risultati più soddisfacenti per giocare propriamente come si deve. Solitamente non vi sono particolari sacrifici che vengono notati nella qualità dell’immagine, perciò è spesso qualcosa che viene accettato tranquillamente.
Ma con il tempo un’altra problematica è venuta a galla, e quella riguarda proprio la tecnologia che fa sempre passi diversi in differenti direzioni. Al giorno d’oggi vari box, PC e console utilizzano diversi standard che risultano in ritardi di segnale incredibilmente differenti. Questo significa che la modalità Gioco può avere risultati piuttosto discordanti, non sempre efficaci come desiderato.
Per questo nasce la modalità ALLM. Per lungo viene chiamata come Auto Low Latency Mode e serve esattamente non solo ad eliminare il ritardo che c’è da un input qualunque, serve anche naturalmente a riconoscere propriamente il dispositivo e perciò regolarsi di conseguenza con le sue caratteristiche. Ciò significa che la ALLM non solo fa comodo per le vecchie console, è ottima anche per quelle nuove. La funzione è completamente automatica, basta tenerla attiva e intuirà quando un prodotto ha bisogno del Low Latency.
Chiaramente, anche le console o gli altri prodotti devono avere lo standard proprio ALLM a disposizione. Questo ovviamente per permettere alla TV di capire le caratteristiche e perciò sincronizzarsi come deve. Se non è presente la funzione ALLM in tutta la composizione, la televisione semplicemente andrà in modalità Gioco, se può almeno intuire che è presente un prodotto che ha bisogno del minor ritardo possibile.
Dove è possibile trovare la ALLM? Generalmente questa modalità è inclusa nello standard HDMI 2.1, ma non è sempre garantito. Alcuni marchi infatti evitano d’includere questa funzione, anche se di regola lo standard stesso dovrebbe garantirne l’esistenza. Comunque nel caso, basta controllare nelle impostazioni della TV. Vi sono televisioni che già hanno questo tipo di porta HDMI, ma non dispongono dell’Auto Low Latency Mode. Qualche brand ha però promesso un aggiornamento futuro per correggere questa mancanza.