La tecnologia che gira attorno alla ricarica senza fili è senza dubbio affascinante, visto che ci permette di ricaricare il nostro cellulare senza far uso d’un alimentatore appunto con il filo. Non ci permetterà di portare lo Smartphone in giro, ma possiamo almeno poggiare il nostro telefonino in maniera comoda ed indolore sulla sua basetta: tanto ci basterà per avviare la ricarica.
In effetti questa domanda è parecchio legittima: se i nostri Smartphone portano una cover in vetro, è proprio per permettere alle onde di ricarica senza filo di passare ed alimentare le batterie. Un elemento di troppo può ostacolare la ricezione. Ma a tutto questo c’è un “però”…ovvero il tipo di case utilizzato.
Su una cosa siamo tutti d’accordo: più è spesso il case, più viene ostacolato il segnale di ricarica. Ma c’è un altro elemento da considerare ed è appunto il materiale stesso del case utilizzato, il quale è appunto molto importante.
Nel mentre un case in plastica lavorata, gomma o altri elementi possono lasciar passare il segnale, vi sono invece altri componenti che possono creare degli ostacoli. Questi sono i componenti in metallo: alluminio ed acciaio sono quelli più colpevoli in questo caso, visto che bloccano abbondantemente il segnale.
Non bisogna inoltre dimenticare che la potenza della basetta gioca anche un ruolo importante in tutto questa faccenda: un accessorio poco potente può ritrovarsi limitato anche da un case sottile, proprio perché è di suo debole di potenza.
Ma su una cosa siamo tutti d’accordo: un case in alluminio o particolarmente spesso può risultare in un blocco del segnale, il resto è OK. E’ anche per questo il motivo per cui vediamo una certa compatibilità piuttosto sparsa per gli alimentatori Wireless: non tutti i produttori di Smartphone adottano un case in vetro o uno elaborato per poter trasferire un segnale del genere alla batteria.